La nascita del marketing online ci ha fatto ricredere sull’offline, tanto da distribuire la maggior parte del budget nel mondo virtual.
by Elia Tessari
Il mondo digital ha dato la possibilità di creare nuove figure professionali che possano ruotare attorno al mondo dell’online. Chi curava l’immagine visiva e la comunicazione di un brand si è dovuto ricreare velocemente una professione per seguire il trend del digital, riproponendo i propri talenti virtualmente.
Perché diamo troppo valore al marketing online?
Ammettilo. Anche tu hai pensato almeno una volta “se metto 10 euro in inserzioni per questo post divento famoso”. Questa frase lascia presagire che il marketing online ti costi meno di quello offline, ma non è così.
Infatti, inizialmente, il marketing online ci ha indotto a pensare che sia un modo per promuovere il proprio brand con meno costi, e più resa. Il digital marketing invece si fonda sulla creazione di budget ben specifici per ogni parte dell’anno e/o novità da comunicare.
Avere un sito web nuovo di zecca o i canali social ben curati non stanno a significare che il marketing online sia meglio dell’offline. Se i testi del proprio sito web non sono scritti in ottica SEO o se la propria attività non si posiziona per keywords specifiche su Google, ha un limitato senso curare ed investire molti soldi in questi canali. È anche vero che il digital marketing permette di targetizzare maggiormente gli utenti ma questo non è un’aggravante per dirottare gli investimenti nel mondo virtuale.
I manifesti, le bacheche, i rollup e le brochure non potranno essere sostituite dal mondo digital. Quindi, mi raccomando, la prossima volta che dovrai stilare un budget per ogni azione di marketing pondera bene le tue scelte e investi almeno un minimo nel marketing offline, in modo da poter innalzare il posizionamento del tuo brand.