Anyone But You, una delle migliori rom-com degli ultimi 10 anni che è diventata trend grazie alla canzone “Unwritten”.
by Elia Tessari
“Unwritten”, la canzone di Natasha Bedingfield, ha influenzato la mia visione del film Anyone But You soprattutto grazie alla tendenza acquisita sulle piattaforme social in questi ultimo mese.
Infatti, Anyone But You si è subito classificata al box office come uno dei migliori debutti al cinema, collezionando incassi record. Ma siamo sicuri che sia tutto grazie al film stesso?
Nulla da togliere agli attori e sceneggiatori, certamente, ma Anyone But You nelle settimane antecedenti la sua uscita in Italia è iniziato a spopolare tra le nuove generazioni con video su TikTok e Instagram che rimandavano proprio alla canzone “Unwritten”.
Questa canzone ha un ritmo e una melodia così incalzanti che dopo qualche ascolto non riesci più a toglierteli dalla testa, continuando a canticchiare la canzone. Nel film i protagonisti vivono la loro storia romantica accompagnati da questa canzone e creando una scena da musical alla fine del film.
Come agisce la musica sul nostro cervello? L’esempio di Anyone But You
La musica migliora l’umore, portando il cervello all’assunzione della dopamina, una sostanza chimica che migliora l’umore e riduce gli stati d’ansia.
In questo caso la canzone “Unwritten” calza a pennello sia grazie al testo semplice e intuitivo sia grazie alle location utilizzate per girare il film, che richiamano ad armonia e felicità.
Inoltre, la musica ritmata ci permette di attivare alcune aree del cervello che coinvolgono il movimento, l’attenzione, la concentrazione e la motivazione. Proprio per questo, una canzone giusta al momento giusto può fare la differenza e infondere emozioni positive o negative a chi la sta ascoltando.
Un esempio di emozione negativa sono le colonne sonore dei film horror che durante le scene di suspense contribuiscono a rafforzare emozioni come ansia e paura per lasciare lo spettatore col fiato sul collo.